Fino a domenica 15 maggio 2016, Torino onora l’opera pittorica di Henri Matisse con una selezione di opere provenienti dal Centro nazionale d’arte e di cultura Georges Pompidou di Parigi.

Curata da Cécile Debray, conservatore presso il Musée national d’art moderne-Centre Pompidou e promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Torino, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte ed dal Polo Reale di Torino, la mostra Matisse e il suo tempo, ospitata presso le sale di Palazzo Chiablese, propone al pubblico cinquanta capolavori del pittore francese, unitamente a quarantasette opere di artisti suoi contemporanei, tra cui Pablo Picasso, Amedeo Modigliani, Joan Miró, Pierre-Auguste Renoir, André Derain, Georges Braque, Pierre Bonnard, Pierre-Albert Marquet e Fernand Léger.

Le dieci sezioni della mostra, articolate secondo un filo cronologico scandito da approfondimenti tematici, ripercorrono il percorso di Matisse, dai suoi esordi nell’atelier di Gustave Moreau alla sua scomparsa, in un viaggio che, per mezzo di confronti visivi, rivela le reciproche influenze e le comuni fonti di ispirazione tra le sue opere e quelle di artisti a lui contemporanei, nonché una sorta di spirito del tempo, che associa Matisse ad alcune delle personalità più importanti del secolo scorso.

Artista prolifico e curioso, rivale di Picasso e maestro di una generazione di espressionisti europei, Henri Matisse ha dominato l’arte della prima metà del XX secolo, è stato capogruppo dei Fauves, osservatore critico del cubismo e discepolo dei suoi predecessori Paul Signac, Pierre-Auguste Renoir, Aristide Maillol e Pierre Bonnard.

Vedremo Icaro (1947), Grande interno rosso (1948) e Ragazza vestita di bianco su fondo rosso (1946) dialogare con Nudo con berretto turco (1955) di Pablo Picasso, Toeletta davanti alla finestra (1942) di Georges Braque, e Il tempo libero (1948-49) di Fernand Léger.