Il connubio tra sport e musica vanta una lunga tradizione che negli anni ha coinvolto canzoni pop, rock e d’autore che sono rimaste per sempre associate al mondo sportivo.
Grandi eventi come i mondiali di calcio, le Olimpiadi o gare di ciclismo sono stati sempre accompagnati da brani che hanno anche contribuito a farne un po’ la storia come ad esempio la famosa ‘’Notti magiche’’ di Edoardo Bennato e Gianna Nannini che nel 1990, in occasione di Italia 90,  ha fatto sognare migliaia di italiani e non solo.
E poi ancora Waka Waka di Shakira per i mondiali in Sud Africa fino ad arrivare alle recenti Olimpiadi 2016 di Rio in cui ha spopolato il samba firmato da Arlindo Neto, Roge e Arlindo Cruz intitolato Os grandes deuses do Olimpo visitam o Rio de Janeiro (I grandi dei dell’Olimpo visitano Rio de Janeiro).

Musica e sport non è solo un binomio che va di pari passo con importanti eventi sportivi ma spesso e volentieri molti artisti famosi hanno dedicato brani a discipline meno conosciute.

Tra i brani più celebri che la storia dello sport può vantare c’è  Hurricane del 1975. Il pezzo di Bob Dylan, scritto a quattro mani con Jaques Levy parla dell’ingiusto imprigionamento del famoso pugile statunitense Rubin Carter, conosciuto appunto come Hurricane, accusato di un triplice omicidio per il quale rimase in carcere fino al 1985. Bob Dylan ha voluto quindi dedicare il brano alla storia del pugile che poi e’ rimasto come uno dei pezzi simbolo della boxe.

Gli anni ‘70 sono molto ricchi di canzoni famose e in questo i Queen hanno dato un notevole contributo. Nel 1977 esce We are the Champions che da sempre è l’inno dei campioni in tutti gli sport ed in particolare nel calcio è stato scelto come colonna sonora non ufficiale della Champions League dopo il famoso brano del compositore Tony Britten. I Queen hanno anche prestato un loro famoso brano ad un’altra disciplina sportiva molto amata e seguita specialmente in Italia, il ciclismo.
Bycicle Race del 1978 e’ la canzone delle due ruote, Mercury la scrisse mentre guardava il Tour de France. Quello che però l’ha resa molto famosa e’ il video musicale che è stato realizzato, o meglio che è stato censurato.
Per girare le scene del videoclip sono state scelte 65 ragazze per correre nude in bicicletta al Wimbledon Greyhound Stadium di Londra. La bizzarra idea era venuta al regista Dennis de Valance e pare che il noleggiatore di bici, una volta accertatosi dell’uso che era stato fatto dei mezzi, pretese dalla produzione che venissero acquistate tutte e 65 le selle. Tuttavia queste scene vennero eliminate dal video ufficiale.
Molti altri cantanti famosi hanno voluto dedicare a questa disciplina uno dei loro brani. In Italia Bartali di Paolo Conte è tra le canzoni più conosciute insieme a il Bandito e il Campione di Francesco De Gregori. La prima è dedicata al grande campione Bartali mentre la seconda è ispirata alla vicenda dei due amici Sante Pollastri (il bandito) e Costante Girardengo famoso campione di ciclismo. Altrettanto famosa anche E mi alzo sui pedali degli Stadio, dedicata a Marco Pantani.

Verso la fine degli anni 70, precisamente nel 1979, George Harrison scrive Faster, uno dei brani più belli dedicati alla Formula 1. Esso trova ispirazione dalle gesta dei famosi campioni Niki Lauda e Jackie Stewart che in quegli anni facevano sognare tutti gli appassionati di questa disciplina. In Italia Lucio Dalla realizza nel 1975 l’album “Automobili”, in cui è centrale l’omaggio alla mitica figura di Tazio Nuvolari, grande pioniere dell’automobilismo, e alle macchine in genere, con brani epici e struggenti come “Mille miglia”, “Il motore del 2000” e “L’ingorgo”.

Il 1989 è invece l’anno in cui i Red Hot Chili Peppers decidono di dedicare il brano Magic Johnson al famoso ed omonimo cestista americano considerato uno dei più importanti giocatori di basket della storia.

Tra le altre discipline sportive che hanno avuto l’onore di avere una canzone dedicata c’è pure il poker. Ovviamente la prima canzone che viene subito in mente quando si parla di poker è senza dubbio Poker Face di Lady Gaga del 2008. Nel video si trovano immagini avveniristiche ed eleganti che s’intrecciano con il mondo del poker in una partita giocata tra milionari promiscui. Il pezzo è pieno di eufemismi basati sul mondo del gioco e Lady Gaga ha scritto la canzone per raccontare l’esperienza particolare di un appuntamento con un uomo. Infatti nel brano racconta che mentre parla con lui desidera essere invece con una donna. Per questo motivo si ritrova a indossare «una poker face» che le permette di bluffare meglio sui suoi sentimenti. Oltre a Lady Gaga altri famosi cantanti hanno cantato di poker e di gioco d’azzardo, come ad esempio l’indimenticabile House of the Rising Sun dei The Animals, la ballata del giocatore più classica e più datata della storia. Anche l’ Italia, grazie a Pupo, può vantare un brano dedicato a questa disciplina, si tratta di La notte del poker, dalla quale ha poi preso spunto un famoso programma basato sul famoso format Celebrity Poker. La storia della canzone di Pupo è molto controversa perché in tanti, complice anche la sua nota storia da giocatore appassionato di poker texas holdem menzionata nel suo libro Banco solo, credono che sia autobiografica anche se non è da escludere si tratti anche di qualcosa creato ad hoc allo scopo di costruire un’immagine di “artista maledetto”. Tra gli altri brani ispirati al mondo delle carte ci sono anche Viva Las Vegas di Elvis e una delle canzoni più amate di Bob Dylan Lily, Rosemary and The Jack of Hearts.