Il Jazz e l’improvvisazione

italian jazzIl Jazz è uno stile musicale nato negli Stati Uniti alla fine XIX secolo riconosciuto ufficialmente nel 1900 come genere musicale. Gli ideatori del Jazz sono gli schiavi Afro-Americani che si distraevano dai loro problemi quotidiani, improvvisando canti collettivi ed individuali durante i duri lavori che svolgevano ogni giorno, componendo ad orecchio brani durante il lavoro nei campi, o nelle costruzione delle ferrovie americane, riuscendo a ritmare e a coordinare il lavoro ed i suoi movimenti, con la musica che li accompagnava durante la giornata.

E’ proprio questa l’anima del Jazz, l’improvvisazione, così come riporta Italia in Jazz, la rivista Italiana specializzata nella Musica Jazz.

La crescita della Musica Jazz

Nel XX secolo il Jazz si sviluppa in tutta l’America, passando da New Orleans a Chicago, per poi approdare in Europa, dove esplode e raccoglie molti fan, sino ad essere il primo genere musicale ascoltato nella metà del 1900, grazie anche all’evoluzione che negli anni si è sviluppata, trasformando il Jazz in Swing, un sotto-genere musicale del Jazz di stampo commerciale, per poi riprendere la strada originale ideata dagli afro-americani, il bebop, altro sotto-genere musicale del Jazz e molto utilizzato dalle prime jazz band del 1900.

Grazie al Jazz si sviluppa in seguito il Blues, un genere musicale di origine Jazzistica ma differente perchè sviluppata in 12 battute, rispetto alle 32 battute classiche utilizzate nella Musica Jazz.

L’Arte dell’Improvvisazione

Fare musica Jazz vuol dire Improvvisare, ossia produrre musica senza seguire una linea ed uno spartito musicale. L’improvvisazione nel Jazz può essere sia libera che schematica, questo dipende se vengono inserite delle semplici regole da seguire all’interno dell’improvvisazione stessa, che sono sopratutto usate da band jazzistiche per evitare, magari, di cambiare tonalità, accordi e di rimanere sempre in tema per poter produrre un prodotto musicale piacevole senza alcun errore, sopratutto durante i concerti musicali. Viene infatti spesso utilizzato dalle Jazz Band un brano standard di partenza che viene rielaborato dagli esecutori inserendo melodie ed armonie diverse che rendono i brani unici ma allo stesso tempo evita di non essere impreparati alle varie modifiche nelle cadenze musicali degli altri artisti che compongono la band.

L’Improvvisazione moderna, considerata quella più commerciale, infatti viene in seguito anche utilizzata da grandi gruppi rock tra gli anni 60 ed anni 80, dove venivano appositamente lasciate delle parti stabilite a delle improvvisazioni strumentali, di chitarristi o tastieristi. Basta pensare a grandi gruppi di fama internazionale che utilizzavano questa famosa tecnica, come i Deep Purple, i Led Zeppelin, ma anche Jimi Hendrix.

La tematica dell’improvvisazione è la forma più semplice, più utilizzata e tradizionale, proprio per come abbiamo accennato prima, un sistema schematico che segue uno sviluppo melodico standard, dove il solista suona sopra ad un giro armonico prestabilito usando le scale musicali associate a quel giro armonico producendo variazioni ed usando note a tema. Questa metodologia naturalmente consente una semplicità di esecuzione con il rischio di cadere nella monotonia e che solo grandi artisti di fama mondiale come Louis Armstrong riuscivano a eseguire questa tecnica nella sua massima precisione e piacevolezza del genere musicale stesso, creando temi sempre più vari e fantasiosi, non stancando mai il pubblico e riuscendo a creare composizioni ancora oggi tra le più ascoltate.